Certi giorni mi siedo nella vita
come fosse una poltrona -
giorni di Dio,
giorni del vento benedetto
che sbuca inaspettato
dai vicoli di case popolari.
Sanno di cose buone,
di forni come madri in festa.
Qualunque sia la causa
mi tenta questa croce arrugginita,
alta compagna della banderuola
che canta spensierata sui mattoni.
Il buio fresco della chiesa
mi parla già dell'erba fuori.
Tutto è lo stesso,
l'aria scolpita a ogni passo
vibra di Dio, di un tempo che non passa -
stesso lo spicchio azzurro tra quei tetti
di quando si giocava col pallone
a chi tira più in alto.
Ti volti appena in tempo ad afferrarlo -
corre il bambino,
è già scomparso,
lo tiene stretto tra le mani
pronto al rilancio con un calcio solo.
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