Pubblicato il 09/09/2020 08:10:53
- Nessuna morte mi può essere estranea -
In memoria di G.
Era l'unico equilibrio possibile ad una quiete l'immobilismo delle pietre, la stasi delle labbra. Scavava con l'anima nuda dentro le parole alla ricerca di fondali ancora più ricchi di stupore ma l'increspatura della loro superficie lo condussero verso un naufragio senza più stelle.
Così altri si persero inseguendo cattivi suoni senza l'eufonico canto degli incanti a più voci: l'estrema scissione e i grumi nerastri di sangue stillarono goccia a goccia la violenza dei morti.
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