Pubblicato il 28/11/2020 09:27:25
Avrei voluto appartenerti con una sovrapposizione d'identità essere altro da me per essere un'altra di te una parte di me. C'è dell'invisibile che percorre la distanza tra gli occhi e le labbra, perfetto segno del mio desiderio di uomo. È il volto è il tuo volto il mio dramma: voglio toccare l'infinito ma la mia mano è stata plasmata con la finitudine d'una materia che ha forme di vita ma non possiede in sé la vita. Narra quel nodo il mio esilio la lontananza da te, che sei il cielo degli dei, che sei i miei dèmoni interiori.
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