Pubblicato il 06/02/2021 09:12:11
Guardami come non mi hai mai guardato prima perché il giorno presto sfiorisce e la nudezza delle mani gela il cuore come la terra l'inverno.
Guardami come non mi hai mai guardato prima perché solo in uno sguardo che ascolti la nudezza dei miei silenzi, io potrò risvegliarmi alla vita
e guardami con lo stupore della meraviglia che muove le labbra nel giorno della bellezza quando riconosce nell'altro il proprio dono e destino.
E guardami ancora con la tenerezza nel cuore perché le mie dita sempre di più sono simili a rami spogli nell'inverno del tempo, crudezza di gelo che conta minuto per minuto i miei giorni.
Ma tu guardami ancora e non stancarti di dire alle cose - ai tuoi vasi di fiori - il mio nome, di ripeterlo al cielo, alla terra, alla vita che s'attarda strappando un'ultima luce alla sera prima che l'ombra notturna di parole dormienti imprigioni il cuore affamato di aria e di sogni.
Tu vienimi incontro e guardami ancora.
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