Pubblicato il 02/04/2021 17:05:53
Da un gorgheggio o un trillo vorrei indovinar il tuo canto La gioia narra sempre di un dolore sommerso o vinto un attimo impresso a fuoco. Poi il vento mi porta dove vuole. Anche le mie parole. Ma sono innocue dopo aver guardato nei tuoi occhi. La primavera comincia da un nido che si rinnova e dal vestito rosa degli alberi. Poi un’altalena di silenzi e canti trastulla le ore. Luci ed ombre al tramonto sui nostri passi ed un monotono gufare al primo accenno d’afa.
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