Pubblicato il 18/06/2022 10:23:26
I giorni piangevano di me e di te il tempo consumava i nostri corpi e i nostri sogni restavano spogli domani ad attenderci un'attesa di parole che restavano mute.
Solo le mani avrebbero continuato a parlarci con l'umiltà delle loro dita, con la voluttà di toccare un volto amato o prendere, con il gusto dei grandi ritorni,
la solita tazzina di caffè nel solito bar all'angolo del quartiere.
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