Pubblicato il 06/04/2023 13:28:57
Chissà quel giorno com'era il cielo se pioveva oppure era freddo e se nei cortili si giocava a campana se l'ora in cui nacqui mutò l'allegrezza di sassi e pareti e dello spiazzo di prato dietro le case. Quel giorno, io credo già ti sentivo vicina, seppure non eri già ti pensavo, ti formavo nervi e fianchi e i tuoi seni pensavo, le tue cosce vedevo i tuoi fianchi guardavo, seppure non eri io ti aspettavo, io tuoi occhi volevo carezze d'ali il tuo sguardo d'amore la tua voce già amavo, la tua voce domatrice dei miei silenzi interiori perché è quest'oggi con te che mi dice di ogni mio ieri e mi stupisco ancora di come eri il giorno in cui nacqui seppure ancora non eri.
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