Pubblicato il 15/07/2023 07:07:45
Non avrei dovuto darti ascolto, padre mio, avrei dovuto fare di te un urlo di disperazione davanti al grido delle mie ali e dunque dinnanzi al visionario volo degli abbandoni e cederti a un orizzonte di desolazioni e impaurimenti della vita; figlio d'ansia sarei dovuto essere, in un altro destino sarei dovuto giungere fino a morire, ma i nostri anni ignoravano i tuoi dei e i miei, incapaci di voci e di nomi. Non dirmi, padre mio, tra questi muri sudati alla fatica del tuo ricordo, delle tue ossa, perché io non so ridare a esse una vita e alle mie un'altra possibilità. Mi schiaccia ogni passo verso la strada e ogni immobilità m'illude di aggirare l'attorno e trovarvi quiete. Ti scriverò ancora, padre mio, dei murati silenzi e mi dirò le parole che non ci dicemmo in vita, per riprendere un discorso che mai ebbe la sapienza e il coraggio del suo principio.
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