Pubblicato il 07/08/2023 10:03:54
L'andirivieni delle foglie tra l'occhio e il vento assomiglia a un racconto di vita, mi ricorda di quando tua madre ignara vegliava i tuoi pudori, in un inganno di storia e memoria; perché ogni ventre non conosce che i morsi del dolore o della vita nei suoi più reconditi rossori. A quegli anni dovremmo accendere un cero, ma troppo sfatti siamo oggi per riprenderci in mano il discorso. La nostra grazia è stata la nostra stessa illusione o forse c'è dell'altro nel nostro destino, ma questo appartiene a un mistero che noi solo sfioriamo nei gesti di un vivere quotidiano senza più sogni. È come un seme del nostro domani il tempo che abbiamo vissuto insieme, però se domani più io non fossi, ti prego tu non pensarmi se non come un'idea apparsa di fantasia in un giorno di sole.
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