Pubblicato il 16/12/2008 21:24:21
(Fonte: http://lescienze.espresso.repubblica.it)
Scoperto grazie all'Hubble Space Telescope biossido di carbonio su un pianeta extrasolare.
Si tratta di un pianeta delle dimensioni di Giove distante 63 anni luce e chiamato HD 189733b; secondo le stime, ha una temperatura troppo alta per la vita.
L’Hubble Space Telescope del consorzio NASA/ESA ha scoperto la presenza di biossido di carbonio nell’atmosfera di un pianeta che orbita intorno a un’altra stella: per gli autori dello studio, si tratta di un importante passo lungo il cammino nella ricerca di tracce biologiche di vita extraterrestre.
L’oggetto in questione è un pianeta delle dimensioni di Giove distante 63 anni luce e chiamato HD 189733b; secondo le stime, ha una temperatura troppo alta per la vita. Ma le nuove osservazioni ottenute con lo storico telescopio spaziale dimostrano la possibilità che i componenti chimici elementari per lo sviluppo della vita possano essere misurati su pianeti che orbitano intorno ad altre stelle. I composti organici, infatti, possono essere anche un prodotto di scarto dei processi biologici e la loro rilevazione su pianeti simili alla terra potrebbe un giorno fornire la prima evidenza di vita al di fuori della Terra.
Precedenti osservazioni di HD 189733b ottenute sia da Hubble che dallo Spitzer Space Telescope avevano riscontrato tracce di vapore acqueo e già all’inizio di quest’anno Hubble trovò tracce di metano nell’atmosfera del pianeta.
Fondamentale per la scoperta del gruppo internazionale di astronomi che fa capo a Hubble sono stati i dati raccolti con il Near Infrared Camera and Multi-Object Spectrometer (NICMOS) sulla radiazione infrarossa emessa dal pianeta.
I gas presenti nella sua atmosfera assorbono alcune lunghezze d’onda della radiazione luminosa provenienti dagli strati più interni. Si è così potuto identificare non solo il biossido di carbonio ma anche il monossido di carbonio grazie alla “firma spettrale” unica che tali molecole lasciano nella radiazione che dal pianeta raggiunge la Terra. L’importanza dello studio sta anche nel fatto che è la prima volta che si è riusciti a ottenere uno spettro di emissione nel vicino infrarosso da un pianeta extrasolare.
Le stesse osservazioni, inoltre, sono molto promettenti per il progettato lancio dello James Webb Space Telescope del consorzio NASA/ESA/CSA, previsto per il 2013, il cui scopo principale sarà proprio l’individuazione di biomarcatori su pianeti extrasolari ma di tipo terrestre. (fc)
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 1 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Roberto Maggiani, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|