Pubblicato il 25/03/2024 23:48:08
Ancora scriverò di te da questa trincea di un vivere immerso in un vuoto assordante o sospeso nella meraviglia di un'attesa che ha per lettere quelle del tuo nome. Mi sfiora questo tempo dai lembi stracciati un'età con le ferite di una memoria rivoltata nelle sue trame passate dalla scoperta del tuo respiro. Ti amo ma quale coraggio per rimettermi in gioco? Non ho alcun Olimpo da offrirti se non un volto narrato da rughe che non sanno mentire neppure a sé stesse. Se per me ci sarà in te ancora un domani se nei tuoi occhi potrò leggere il mio nome allora più non avranno storia i miei anni né voce un inquieto presente che sempre più sgomento guarda le sue notti sfiorire.
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