Ero consapevole di radici diverse.
Aspiravo ad espansioni, nebbie e lune,
ora sto al confine, tra materia e spirito.
Di nevralgie del corpo conservo traccia
e delle mani strette intorno al pensiero
respiro l’insufficienza d’aria.
Mi dolgo d’ogni cellula impazzita,
d’ogni tempesta inaspettata
sull’orlo tra corpo e anima.
Ed incapace di migrazioni,
in un mare che riflette il cielo
e in un cielo ribaltato, scuro.
Un remoto che torna, ricorrente.
Un rituale che non s’allenta,
più crudele.
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Rosetta Sacchi, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.