Pubblicato il 30/04/2011 23:41:37
E poi cercherai i pezzi di una vita che non hai conosciuto e di cui sentirai la mancanza, cercherai con occhi bagni e animo sconfitto. Cercherai nei cassetti che sapranno di chiuso; ti aggirerai in una casa che voleva appartenerti ma che hai visitato di rado. Cercherai i pezzi di una vita che hai messo da parte e troverai invece le urla silenziose di una solitudine piena di dolore nelle pagine di libri che parlano anche di te, nei foglietti scritti da dita sempre più deboli, in quei quadri che cercavano di eternizzare il bello che tua madre ricordava. E poi ti volgerai indietro a cercare la fotografia dell'ultimo abbraccio. Ti volgerai a rivivere la sensazione di quelle dita che ti lisciavano i capelli. Ti sporgerai dalla finestra della vita per cogliere l'ultimo richiamo accorato, preoccupato, divertito o furente di tua madre. Resterai solo in una stanza piena di solitudine appesa come stracci ad ogni angolo. La vedrai nelle vestaglie riposte, in quelle dimenticate sulla sponda del letto, nelle ciabatte logore e nascoste. Nei vestiti che hanno accompagnato la storia di chi ti ha amato e che nessuno mettera più Nella grinza del divano, comoda e triste.
E poi sentirai il silenzio farsi pesante come una colpa ma ci sono soltanto i quadri alle pareti a guardarti, adesso. L'amore di chi ha passato notti infinite vegliando, guardandoti, hai ripagato con telefonate frettolose e distratte. E adesso vorresti un attimo ancora per capire, per chiedere, per rimediare ma gli attimi sono finiti e non puoi più rimediare. Puoi solo chiedere e ricordare per quanto faccia male.
E poi penserai di chiudere la porta dell'appartamento magari penserai di averlo fatto davvero ma certe porte non restano chiuse, mai, fanno finta sono abili nello scassinarsi da sole. E d'un tratto magari durante una notte pesante senza preavvisi tornerà a filtrare una luce e in quella perderai tutte le lacrime gridando domande che moriranno sulle tue labbra.
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