Pubblicato il 14/05/2011 09:19:26
Sferza la pioggia gli ulivi d’argento, le frondose chiome dal maestrale agitate.
Riposano nel contrappunto goccia dopo goccia le chiantigiane contrade di pioggia ammantate, brillano come nastri di seta nel vento le agresti strade.
Dei nostri giorni insieme ricordi, Amore?
I nostri passi di foglie lievi sotto la pioggia verso l’elegante altura di Pian de’ Giullari i nostri baci palpitavano nel sogno d’Amor cortese.
Respiravamo idilliaca tenerezza, mi specchiavo nel lago di giada dei tuoi occhi chiari.
Fluisce la soave roggia nel minuetto di sussurrate ore.
Io son con Te a distanza ed il sorriso tuo lontano accende la fiaccola della speranza nella tenebra della mia immensa stanza.
Mi smarrisco nel desio di Te di noi in ogni fola di vento.
Incombe il temporale su Luino assopita, soave l’abbraccio di pioggia sull’agreste contea di Firenze nel maggio rinverdita.
Osservo malinconica lo scintillare di stille nel luccicante canto.
Nel sussurro dei ricordi Ti rivedo nel campestre, fiorentino incanto.
Disseta la pioggia il tosco appennino, picchietta lieve sui dolci poggi.
Sorgerà il sole domani in radiose carezze dai dardi di seta.
A cercarsi all’unisono le nostre esuli mani, mentre saremo inesorabilmente lontani….
Chiudo gli occhi inspiro il profumo amaro della nostalgia.
E nel cinereo disincanto di oggi il fiume di giada del tuo sguardo infinitamente caro, m’illumina l’anima,
ed il rimpianto spicca il volo dispiegando le celesti ali dell’elegia.
Dolce la pioggia scende gentile sui fiorentini colli in fiore.
Veglio sui tuoi sogni assopiti al sole d’aprile.
Chiudi gli occhi Amore, abbandonati all’onirico incanto.
Ti sia carezza il mio bacio di palpitante, tenero ardore.
Sogna con me, Amore.
Fra le braccia sensuali della notte mi ritroverai nell’emozionante adagio, nel sorriso d’una stella malinconica Musa appassionata al tuo fianco.
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