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I fratelli Basket

di Giuseppe Paolo Mazzarello
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Pubblicato il 13/05/2022 21:15:56

L'eremo era sulle alture, in un luogo che non sembrava decidersi ad abbandonare le dolcezze degli alberi fioriti per essere finalmente dirupato. Larry aveva proposto al Dottore di salirvi per commemorare sua moglie che non c'era più, il Dottore invece una moglie non l'aveva mai avuta. La Domenica delle Palme il Dottore aveva accompagnato la sua vecchia madre a Messa nel Centro Storico della Città; dovrei scrivere: giù nel Centro Storico, dove non c'è ombra di verde. Era pomeriggio e, nella Chiesa, c'erano: il vecchio sacerdote, una madre e un figlio, alcuni vecchi, qualche foglia di palma intrecciata, qualche ramoscello di ulivo. Uno dei vecchi fedeli aveva raggiunto l'altare per le letture, con il corpo tremante e, poi, aveva letto con voce tremula: che noia per i nostri lettori più giovani e non solo per loro! Comunque, anche al giorno d'oggi, nelle nostre Chiese non si fanno solo incontri di questo genere. In quello stesso Centro Storico, il Dottore era solito incontrare Emily e gli anni avevano portato l'amore. Gli anni che, prima, aveva lasciato a chi aveva sposato Emily. Il Dottore aveva dedicato gli anni alla giovinezza ma non all'amore che, come scriveva Oxilia, porta baci e figli. Ora l'amore aveva portato i baci per Emily ma, i figli, lei li aveva già avuti. Larry aveva donato i suoi baci a Sabina e, ora, le portava i fiori là dove lei stava. George Hardworker si rivolse con decisione al Padre Eremita: - Ho invitato a mangiare mio genero Larry e lui si è addormentato a tavola. Ho avuto un grande dispiacere. - Rispose, serafico, il Padre: - I dispiaceri sono sempre sentimenti antichi che ritornano. - Jim pensava a sua madre lontana nell'isola Caraibica. La stagione balneare era alle porte e lui aveva un impiego nuovo di zecca nell'azienda di famiglia lì sotto, alla fine della valle. Larry pensava a una famiglia, a una comunità e quella, a modo suo, aveva costituito. Ricordo ancora Oxilia perché fiamme laceranti scoppiettanti stanno incendiando il nostro vecchio mondo. Il fratello di un grande Dottore era caduto martire anni prima, in un'altra parte del mondo: ora giovani eredi e meno giovani si trovano lì, nella sua terra di origine e seguono il suo esempio di vita attiva e operosa nella carità. Quell'uomo era davvero ieromonaco se, dopo Oxilia, risalgo alla fonte Karamazov dello scritto che sto per concludere. I giovani vicini al Grande Monaco sono moderni e sani; alcuni di loro hanno bambini e questo vuole dire che, insieme ai baci, hanno dato completezza all'amore. Hanno ascoltato la Parola che, anche nella loro parte del mondo, non è stata del tutto dimenticata, o fatta dimenticare, o neppure fatta arrivare. I visitatori del Padre Eremita poterono lasciare l'eremo serenamente. Era l'elevato livello di civiltà raggiunto nella loro parte del mondo che li teneva, al momento, lontani da quanto stava mettendo a ferro e fuoco un'altra parte del mondo? Perché, però, quell'elevato livello coesisteva con un altro - produttivo e commerciale - di armi anche cervellotiche? Una Grande Santa aveva detto che l'uomo può sopportare tutto se non è lasciato solo e, penso, può aspettare il ricongiungimento.


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