Uno dei concetti esistenziali primari per l'uomo e la sua essenza, è la diversità. Intesa religiosamente, socialmente, politicamente, sessualmente...etc. Secoli di lotte, genocidi, contrasti di qualunque forma si ripetono all'infinito, riproponendo sempre gli stessi atti di spettacolo.
Visto il trambusto "da sempre attuale" ,userò la questione degli omosessuali come esempio.
"Permettere il matrimonio tra omosessuali rispettandoli si , concedere parate di persone nude no." Ora, chi sono gli omosessuali che si sposano tranquillamente e chi sono le persone nude che fanno parate? Come si distinguono? - Chi bisogna odiare dei due? Quest'ultima è la domanda che i fanatici si pongono in aggiunta alle altre - Lo stesso identico fanatismo è quello che è innalzato da coloro che fanno quelle parate. L'omosessuale "tranquillo" ,come spesso è definito, è una persona che lavora o studia, ha delle passioni e ha una preferenza sessuale dedicata a persone dello stesso sesso.
Non bisogna condannarli, loro non infliggono danni fisici o morali (a meno che si sia ignoranti come una capra).
Bisognerebbe vivere la propria vita a fondo, concentrarsi sulla propria situazione individuale , cosa che gli omosessuali fanno civilmente. Il fanatico invece, spesso non trova di meglio da fare che urlare e contestare.
La questione dell'affidamento dei bambini a coppie gay si, è un argomento su cui basare un dibattito , possibilmente civile e democratico.
Molti fanatici (di entrambi le parti) dovrebbero comprendere che l'assurdità della loro convinzione apporta , oltre ad inutili contrasti , una perdita di tempo. Che si potrebbe spendere in altri modi!
Urlare a gran voce, fare manifestazioni , creare odio di parte non fà stare bene nessuno. Vale per le religioni, la politica, per la diversità : l'umano sentire ostile chiunque non sia uguale a noi.
Con un po' di civiltà e buon senso, non si deve sopprimere quel sentimento naturale ma solo equilibrarlo.
Perchè il fanatismo , causa di tutti i mali , è permesso in ogni discussione e confronto? Perchè si sente il bisogno di esternare le diversità degli altri con rabbia ? Perchè non si può vivere civilmente e farsi "gli affari propri" (aggiungendo un pizzico di liberalismo individualista) ?