Pubblicato il 21/12/2014 16:03:33
IL GIORNO PIU' CORTO (solstizio d'inverno) Ombre distese, allungate fino a toccare i margini dello scenario, i contorni di quanto è visibile nel tentativo, disperato ed assurdo, di distaccarsi dal corpo che le trattiene. Parole ovattate fatte di fumo e di sillabe brevi che brevemente interrompono il silenzio assordante e monotono della giornata. Il sole che scivola basso sopra contorni sfumati e, senza più forza, illumina nella penombra un giorno già terminato. Arriva il giorno più corto e nel paese del gelo chissà se la speranza sarà ancora un bozzolo chiuso, una larva pulsante che attende, nel guscio protetto, il sole più alto e invincibile. Scritta per ricordare non solo il solstizio d'inverno ( oggi) ma anche l'antica festa romana e pre-romana del sol invictus che cadeva proprio in questi giorni di timore che il sole potesse non riprendere ancora una volta il suo percorso di ascesa, la sua rinascita.
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