POLMONI INSUFFICIENTI
Aria che si fa sale
sabbia
che restalì e non ti basta mai
Quand’ógni ora ha come il respiro corto
ogni atto ha sempre ‘l respiro corto
vedete
finisce che si vive piano
pur’ànche quel che si riviva ‘n fretta
Il tempo stesso viene deformato
s’incurva come il mio torace
cos’incurvàt’e stretto
e mai bastante mai
e l’aria par che piova
ma non t’abbasta mai
pesce in boccia d’acqua
fuori dall’acqua in faccia a su’ destino
Io so
lo so ch’un giorno pantezzerò invano
l’ultimo boccone d’aria
un giorno resterò così
a bocc’apèrta e ad occhivuòti
come fuori dall’acqua un qualchepésce fossi
stramazzerò piano
s’un qualsivoglia prato
una scala
un dove destinato ma indistinto
un abbraccio
Ma fin’allóra
vedete comm’ che respiro gaio
avido salendo dentromé rupi nocchiute
per sterno accartocciato
battito d’ali veloce negli uccelli
accompagnando il passo del sciator
il piede sempre-a-tondo del ciclista
il sorriso
(! oh, il sorriso che non bisogna di respiro)
perfino il sorriso d’una donna
Perfino e fortefòrte vivo
giórnodopogiórno
nel centìmetrocùbo d’aria in meno
e nel respiro forzato sempre più
stirato nello sforzo
Ma perfino vivo
(tratta dalla raccolta "Monstra" autopubblicata
nel Settembre '14 e richiedibile all'autore)
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