Pubblicato il 17/10/2015 01:25:19
E ci sono lacrime che rotolano come note sulla sabbia per essere suonate da onde che vengono da lontano. E diventano risate che si muovono fra labbra che si baciano fra un piatto e uno sguardo fuori dalla finestra aperta su chissà quale paesaggio di domani. Ma è con questi respiri che voglio vivere alla distanza di una mano tesa persa fra i capelli che piano piano diventano del colore della neve d’inverno che ancora non scende su di noi. Abbiamo sipari aperti e buche senza suggeritore ma andremo sul palco camminandoci incontro e saremo l’unico centro del nostro quotidiano essere.
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