Pubblicato il 22/11/2015 16:20:05
Sono tornata scalza e ferita oltre la tormenta dei ricordi a visitare le tue immemori ore.
Eri Medea la terribile sguardo di ghiaccio e cuore di piombo bastione inespugnabile d'odio e furore.
Ero soltanto una bambina indifesa ed innocente che implorava il tuo amore.
Ed ora anima vinta e piegata sul baratro della fine mi guardi assente.
Io ti tendo la mano placata e libera e t'accarezzo madre oltre il filo spinato del dolore.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 0 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Marina Pacifici, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|