Pubblicato il 14/04/2016 20:27:47
Si resta ancora, come in Germinal, sepolti vivi laggiù in miniera, o dispersi nella morsa del marmo senza il tempo di un commiato e il conforto di una preghiera.
Sembra una storia in bianco e nero, d'altri tempi, che lascia l'amaro in bocca, quando la notte l'ora più sola rintocca.
Una storia di fatica, oggi come ieri, alla luce della lanterna e acetilene a narrare le fatiche secolari di generazioni, umiliazioni, diritti negati, scioperi, rivendicazioni, soprusi e infinite pene.
Il risveglio degli operai, ben prima dell'alba, nel cuore della notte, le ossa per la fatica dolenti e rotte.
Resta lo sguardo triste e silente delle stelle, il De Profundis del vento, quando si muore ancora per lavoro come nell'Ottocento.
Dedicata ai due operai travolti e dispersi dal crollo di un costone in una cava di marmo a Carrara.
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