Pubblicato il 24/05/2016 14:29:02
Forse è una prerogativa dei nati al lago. Forse è quel confine di montagna sempre davanti agli occhi. Unico sbocco il cielo. Il suo mistero troppo lontano per un bimbo, o un vecchio, perfino per un aviatore. Tutto è qui, il sole che luccica sull' acqua, il vento che la increspa o i lampi che la impauriscono. Forse per un bimbo l' infinito è oltre le montagne lo spazio là non è limitato forse non c'è paura dei lampi o desiderio che torni il sole l' infinito non muore contro le montagne nè nasce mai. Niente paure niente desideri niente finzioni niente aspettative di tempo. Chissà se ci sono i suoni. Niente di niente.
Però io voglio stare di qua voglio andarci ancora a pescare su quel lago. Con la speranza che non piova che poi è il desiderio che ci sia il sole. Con una radiolina e magari un libro o perchè no, un topolino, nell' attesa che abbocchi. E se pioverà ci sarà sempre un portone per ripararsi. Tutte quelle goccie si aggiungeranno al lago. Che rimarrà lago. E canterà andando verso il mare.
E' di qua che voglio stare. In questa infinita finitezza.
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