Il nemico
Il mio nemico sono le parole vuote di colore
Sillabe frastagliate come stile di quest’epoca di giovani contro
Ma nel sessantotto non tagliavamo teste
Costruivamo sogni , magari poi sciolti nel fumo dell'oppio, ma
Il mio nemico è anche chi continua a guardare in basso camminando
Sul cellulare
Anziché comunicare e rivolgere a Dio lo sguardo.
Mi manca il calore dell’anima
Di quella goccia che rompe anche il marmo piu’ duro
Il mio nemico è questa burocrazia asfissiante
E’ l’assenza di gentilezza nel quotidiano
La mancanza di rispetto per chi è anziano
Le mille giustificazioni per non portare a termine il proprio mestiere
Il mio nemico è la freddezza di chi governa
In questo paese del sole
E del mare
E del non riconoscere valore al merito
All’impegno
Il mio nemico e chi chiede e pretende come dato per scontato
Le continue richieste di cose materiali
Mentre lo spirito grida come l’urlo di Munch
E la terra lo sente
Vorrei abitare tra le pieghe del tempo
Per recuperare i momenti non vissuti
Per dirti tutti quei ti amo rimasti nel vento
L’unica cosa che vorrei misurare è solo il nostro amore
E non la produzione
Stiamo vivendo insieme ogni pezzo di tempo misura della nostra fatica
Per uscire dalla trappola della produzione
E se non misurassimo piu’ il tempo?
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