Il Grido
Se ci sono sempre e’ perché non mi interessano
Vittorie o sconfitte, io con te
Mi sono messo in cammino e ascolto
La voce della luna
Che mi racconta del vento e dei prati
Di appassionate montagne e di cura
Di queste distese di granturco e di vigne
Di giallo e di verde
Sotto un cielo azzurro madonna
Impavido come il tuo cavalcare la vita
Come il desiderio di fluire e di armonia
Tra di noi che siamo carbone e diamante
Voce dello stesso vulcano
Anche se spesso giochiamo a nascondino
Appariamo e ci nascondiamo
E a me sembra di non trovarmi nella tua mente
Energia liberata dalla nostra corporea limitatezza
Liberi dall’io e dal tu
E quando saremo infine come la neve
Che arricchisce la montagna della sua bianchezza
Non smetterai piu’ di riconoscere il nostro amore
Anche se io sarò muto in quel tempo
Lingua assente di suoni
Ma domani ci sarò, non temere, e non scriverò addii sui vetri
Sporchi della polvere d’ogni giorno
Canterò solo la ritrovata nostra nudezza
Luce dei miei occhi
All’alba salirà il nostro grido.
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