Festa a Dubrovnik
Tra il vento di Dubrovnik tengo distante
La follia tra la gente
Del mio tempo
Mentre il passato avvolge la tregua dei nostri giorni
E la bora gentilmente non ci ferisce.
Assaggio fragole impensabili in questa latitudine,
Sconosciute come il paradiso che abbiamo scoperto,
Fatto di fichi, arance, limoni e olive,
Di un popolo ospitale
Che offre la propria dispensa
Al cercatore di pace.
E mi ricorda il mio lago
Questo braccio di mare azzurro
Cavalcato da gabbiani veloci e
Pensieri felici.
Il rumore della nostra guerra interiore è distante.
In questa terra carsica che assorbe tutto,
Ritrovo te stessa nella luce del tramonto
Che nasconde chi ha vinto e chi ha perso.
Ti attendo fissando la strada d’acqua
E quella del cielo mentre aspettiamo
Di tornare a casa,
Mentre il vento si abbraccia al pino.
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