Pubblicato il 22/12/2017 01:34:51
Avessi buone le parole, ti scriverei. Non a te nè di te, avessi buone le parole ti scriverei come un pittore che dipinge guardando oltre la figura. Avessi buone le parole ti scriverei, su rami d' albero ti scriverei sceglierei un salice e se fossero davvero buone le parole un respiro invisibile le farebbe danzare giocando coi raggi obliqui del sole. Ed io sulle loro punte.
Ma non ne sono capace e le parole non prendono mai vita. L'ho fatto, oggi, sotto questo sole obliquo ma il salice è solo la piantina di salvia qui sul mio balcone, e le parole leggere leggere voleranno via presto senza lasciar traccia, tranne la figura.
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