Per condividere sui social network (facebook, twitter, ecc.) clicca qui »
Pubblicato il 08/07/2018 02:36:15
Tu non sai Quante volte ti ho amata Nella solitudine di una mano Mentre la carne Si lasciava andare al desiderio E scrivevo scrivevo Con l'inchiostro liquido del piacere Le trame sognate Dei nostri amplessi.
Ma il tempo ci fu ignaro E le nostre braccia S'intrecciarono ad altre braccia Fino a darci Carni plasmate di assenze
E in questi vuoti continui Ancora inseguo le tue ombre Concedendomi sgualdrina a chiunque di te Voglia ripetermi il nome.
« indietro |
stampa |
invia ad un amico »
# 2 commenti: Leggi |
Commenta » |
commenta con il testo a fronte »
I testi, le immagini o i video pubblicati in questa pagina, laddove non facciano parte dei contenuti o del layout grafico gestiti direttamente da LaRecherche.it, sono da considerarsi pubblicati direttamente dall'autore Gil, dunque senza un filtro diretto della Redazione, che comunque esercita un controllo, ma qualcosa può sfuggire, pertanto, qualora si ravvisassero attribuzioni non corrette di Opere o violazioni del diritto d'autore si invita a contattare direttamente la Redazione a questa e-mail: redazione@larecherche.it, indicando chiaramente la questione e riportando il collegamento a questa medesima pagina. Si ringrazia per la collaborazione.
|