Pubblicato il 23/04/2019 14:13:18
Ama il poeta per quel che è, lui non è i versi che scrive, è un solo un uomo, o una donna. Finge, inventa sorgenti inesauribili acqua che sgorga chiara da bere con le mani e lunghi viaggi per arrivarci che non finiscono mai. E poi è solo il tuo sesso umido di gioia come sorgente dissetante. Inventa giardini incantati e cespugli e pozzi dei desideri E poi è sempre il tuo sesso. Inventa colline e avvallamenti meraviglie accarezzate dal sole o dalla pioggia ma i sentieri per arrivare alle colme non finiscono mai. E poi è solo il tuo corpo un corpo che un giorno ha sofferto, o gioito, gioito così tanto che è esploso in parole e versi ricadute come braci a incendiare i fogli. Un corpo che ha fatto gioire il suo. Un corpo che forse neanche esiste. Ma l' ha fatto ammalare d' esistenza. I suoi versi ne sono solo l' anamnesi. L' ombra della luce. E la luce non arriva mai. Dal buio vede la luce dei suoi desideri assomigliano solo ai tuoi.
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