Eravamo in tre con il morto
La notte di Natale e l'albero
Che barava faceva il quarto
Da palo alto fino al puntale
Tra le palle colorate e i lumini
Accesi sul dorso della cometa
In ansia per la fuggevolezza
Del tempo. Ora, a dire il vero,
Di quel tempo ricordo solo il contrasto
Tra la fica di lei ed il morto
E l'albero baro
Che sotto i rami nascondeva la neve;
Diceva: "Ci vogliono le palle
Per vincere la partita".
E allora noi ci alzammo
Per osservare il cielo di notte
Ed il piccolo principe
Che innaffiava la rosa
Tatuata tra le cosce della luna
Mentre questa vegliava
Le schiene nude
Delle ultime mignotte
Dalle ciglia vogliose di sonno.
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