Pubblicato il 12/05/2020 20:07:25
Poviru paisi miu svinturatu e senza sciatu ti lassaru. Ricordu ancora quannu partiu unni c'erunu i rosi ora ci sunnu ddrichi e spini p'essiri 'ncimiteru ammancunu i cruci sulu. Avanti e arreri vaju caminu 'ntà sti strati chiamannu ora a Cicciu ecchiùddà a peppi ma u silenziu sulu m'arrispunni quannu da mè uci tonna u ribbummu. Traduzione: Povero paese mio Povero paese mio sventurato e senza respiro t'hanno lasciato. Ricordo ancora quando son partito dove c'erano le rose ora ci sono ortiche e spini per essere un cimitero mancano solo le croci. Vado avanti ed indietro cammino per queste vie chiamando ora Ciccio (Francesco) e più in là Giuseppe ma solo il silenzio mi risponde quando della mia voce torna l'eco. Pbbl.scrivere-27.11.2018
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