:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 

Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Zorat (inedito)


Testo proposto da LaRecherche.it

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 50 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »




Pubblicato il 05/04/2010 12:00:00

...più difficile di essere un grande poeta è diventare un uomo degno. Qui dove abito adesso ci sono dei vecchietti pieni di saggezza contadina, che sorridono e salutano quando ti incontrano. Ero alla Coop del paese e alla cassa ho aiutato un anziano a tirar fuori la pasta dal carrello. L'avevo visto spesso lungo la via principale, trasportare una bicicletta a mano tutto storto. Mi ha ringraziato con un sorriso disarmante, invitandomi a bere un cappuccino al bar per festeggiare i suoi cinquantasei anni di matrimonio. Al banco non faceva che esprimere la sua gioia e la sua gratitudine alla vita per conoscere così tante persone generose. Al pomeriggio gli ho portato una poesiola, che ho scritto su una pergamena, avvolta in un nastro giallo...

Se ti avvicini agli occhi del vecchio Zorat
scoprirai che sono una fessura
da cui si può vedere la montagna innevata
e i campi a primavera
e l'amore di una donna
e l'eterno fluire delle stagioni

Mi ha accolto la moglie, nel cortile con le galline. Mi hanno fatto entrare, offrendomi un aperitivo, commossi per la poesiola prima ancora che gliela leggessi. Poi, con un filo di voce, il vecchio Zorat dice: "Grazie per aver visto ancora i miei due occhi, è da quando avevo vent'anni che ne ho perso uno per un'incornata di una mucca. Ma adesso dall'occhio superstite ci vedo benissimo, come da due. La natura compensa sempre, anche quando non la capiamo".
Ecco, riuscire a superare le avversità della vita senza cedere al rancore,questa è la vera grandezza.

« indietro | stampa | invia ad un amico »
# 50 commenti: Leggi | Commenta » | commenta con il testo a fronte »

 

Di seguito trovi le ultime pubblicazioni dell'autore in questa sezione (max 10)
[se vuoi leggere di più vai alla pagina personale dell'autore »]

La Redazione, nella sezione Poesia_settimanale, ha pubblicato anche:

:: Debutto nell’oblio (Pubblicato il 22/04/2024 12:00:00 - visite: 131) »

:: Ombra da viaggio (Pubblicato il 15/04/2024 12:00:00 - visite: 98) »

:: Due poesie tratte da Al centro della piena (Pubblicato il 18/09/2023 12:00:00 - visite: 368) »

:: Il sapore della guerra - The taste of war (Pubblicato il 19/07/2023 14:30:00 - visite: 289) »

:: Il giorno sulla foglia - anticipazione (Pubblicato il 19/06/2023 12:00:00 - visite: 511) »

:: Atlante ornitologico - due poesie (Pubblicato il 29/05/2023 12:00:00 - visite: 406) »

:: Gli ospiti nascosti (Pubblicato il 24/04/2023 12:00:00 - visite: 349) »

:: Gli spostamenti del desiderio (Pubblicato il 03/04/2023 12:00:00 - visite: 367) »

:: Fra le camere (Pubblicato il 09/07/2022 12:00:00 - visite: 386) »

:: Il mondo sul filo (Pubblicato il 27/06/2022 12:00:00 - visite: 460) »