*
La prima volta non fu quando ci spogliammo
ma qualche giorno prima,
mentre parlavi sotto un albero.
Sentivo zone lontane del mio corpo
che tornavano a casa.
*
Oggi stavi nel mio sangue
e io me ne accorgevo
ogni volta che il sangue
entrava dentro il cuore.
Oggi stavi nelle ossa.
C'era un vago, minerale
sentore di te
nella testa dell'omero,
nella fossa dell'anca.
*
Le braccia lunghe, le ossa come piume,
i seni piccoli come isole d'un fiume,
pallida, sempre un po' dolente e schiva,
non potevo immaginare all'interno
la sala degli affreschi così viva.
*
La fortuna di vedere
nei tuoi occhi
l'umidità di certe albe,
la necessità di certi sguardi
con cui i cinghiali
cercano la madre.
*
Forse il mio corpo
non avrà più la compagnia
del tuo corpo
che lo accompagna a scuola
e gli toglie il cappotto.
La neve che vedono i bambini
non è la stessa che vedono
gli adulti.
[ da Cedi la strada agli alberi. Poesie d'amore e di terra, chiarelettere ]