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Ogni lettore, quando legge, legge se stesso. L'opera dello scrittore è soltanto una specie di strumento ottico che egli offre al lettore per permettergli di discernere quello che, senza libro, non avrebbe forse visto in se stesso. (da "Il tempo ritrovato" - Marcel Proust)

Tre inediti


Testo proposto da LaRecherche.it

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Pubblicato il 30/10/2017 12:00:00

 

Perduto

 

Ho perduto il controllo sulla natura

su me stesso e sulle mie azioni

sugli squarci del cielo acquoso.

 

Ho il dubbio penetrante e penetrato

gonfio di inquietudine e rabbia

spacciato ingenuamente per pensiero.

 

Ho le mani rattrappite e ruvide

e non posso accarezzarti

sarà per questo che vorrei fuggire.

 

Marzo 2014

 

 

 

Arcata sopraccigliare destra

 

Ancora una giornata di sole

sfacciata e luminosa cartilagine gialla

a farci dimenticare gli incendi lontani

nel portafoglio tre banconote spiegazzate

diverse per colore e per valore

nella testa un pensiero di scale ripide

il malinconico tentativo di giustificare

gesti non voluti e frasi non dette

e sopra l’arcata sopraccigliare

destra un puntino rossastro

prude per giustificare la propria presenza.

 

Marzo 2017

 

 

 

Al tavolino del bar

 

Non sta scritto il risultato finale

il responso manca, la verità ugualmente

i treni arrivano in ritardo da sempre

sfiancati da piogge intermittenti

lei è seduta al tavolino del bar

un caffè macchiato e una bottiglietta

dove l’acqua attraverso sembra azzurra

come i prìncipi che non esistono

lo sa anche lei con le sue fitte allo stomaco

le cosmiche favole che ha in testa non

hanno mai lieti fini con musiche d’archi

spera che un treno prima o poi arrivi

in orario e con le risposte giuste

vorrebbe sorridere al cameriere a modo suo gentile

rovista nella borsa e prende tre monete

vorrebbe sorridere, le torna in mente un addio

osserva due lacrime scese senza pudore

una sullo scontrino e una nei fondi di caffè.

 

Aprile 2017

 


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