:: Pagina iniziale | Autenticati | Registrati | Tutti gli autori | Biografie | Ricerca | Altri siti ::  :: Chi siamo | Contatti ::
:: Poesia | Aforismi | Prosa/Narrativa | Pensieri | Articoli | Saggi | Eventi | Autori proposti | 4 mani  ::
:: Poesia della settimana | Recensioni | Interviste | Libri liberi [eBook] | I libri vagabondi [book crossing] ::  :: Commenti dei lettori ::
 
« torna indietro | leggi il testo | scrivi un commento al testo »

Commenti al testo di Giulia Bellucci
Insegnare lamore e il rispetto

Sei nella sezione Commenti
 

 Franca Colozzo - 26/11/2018 15:12:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Cara Giulia, condivido appieno le tue parole. Mi sembrava più sana ed equilibrata la famiglia patriarcale, anche se più limitante sul fronte della libertà femminile. Lo constato con la mia nipotina che pretende di giocare con i nonni, non avendo cuginetti o amici in loco con cui giocare (vive a 100 km. di distanza e spesso i genitori me la portano). Vedo i bambini sempre più soli nelle famiglie mononucleari e questo porta a degli scompensi affettivi nel loro sviluppo.
Le mie figlie avevano amiche (ed io mi dovevo purtroppo sciroppare anche la compagnia delle loro madri, non sempre piacevole!) che invitavo puntualmente a casa mia e cuginette che venivano dall’estero o da Roma. I sacrifici fatti dalle madri sono giganteschi e posso comprendere molto bene il tuo disagio di giovane madre che deve affrontare da sola l’educazione della prole senza il supporto della famiglia di origine o acquisita.
Noi donne, in nome di una sacrosanta indipendenza economica, ci siamo tarpate da sole le ali. Ora soffriamo cento volte di più di quando regnava l’ipocrisia nei confronti del marito, di cui per forza di cose si tolleravano anche i tradimenti. C’est la vie. Ogni rivoluzione ha le sue vittime. Un grande abbraccio e grazie del tuo commento.

 Giulia Bellucci - 26/11/2018 09:18:00 [ leggi altri commenti di Giulia Bellucci » ]

È davvero molto difficile per la donna conciliare questi diversi ruoli, madre e donna che lavora, soprattutto senza un appoggio concreto dell’altra parte, almeno di non fare male l’una o l’altra cosa, penalizzando troppo spesso i bambini, cui vengono a mancare delle solide fondamenta su cui basare tutto il loro sviluppo. Ma è un discorso davvero complesso.
Guarderò senz’aloro i video di cui mi parli.

 Franca Colozzo - 25/11/2018 23:05:00 [ leggi altri commenti di Franca Colozzo » ]

Purtroppo è la società che, fin dai primordi, ha voluto privilegiare il ruolo maschile, essendo l’uomo più forte. Il ruolo materno, assegnato alle donne dalla natura, non pregiudica assolutamente una loro partecipazione attiva nella società.
Ma da sempre la donna schiava ha fatto comodo allo strapotere maschile. Oggi che la donna si ribella ad esso, ecco che tutta la debolezza spirituale dell’uomo trapela. La sua fragilità consiste nella forza bruta che gli consente di dominare la donna attraverso prevaricazioni, belligeranze, sopraffazioni. Constatare che quest’ultima riesce a svolgere più ruoli (multitasking), gli dà enormemente fastidio. Di qui nasce il conflitto tra i sessi che si potrà superare soltanto se le madri saranno capaci di educare la prole al rispetto reciproco senza ruoli standardizzati e precostituiti.
Comunque, t’invito a guardare i video MARA OFFICIAL così capirai quanta sofferenza esiste oggi tra i giovani per via non solo dell’incomprensione, ma spesso per l’insorgenza di patologie legate a carenze affettive durante la fase critica del bambino (vedasi Piaget) che va da zero a sette anni. Essere mamme è una vera professione che richiede capacità di ascolto, ma soprattutto tanto amore da riversare sui propri figli. Buona notte.