Franca Alaimo
- 11/01/2016 17:41:00
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Gian Piero Stefanoni scrive per il libro di Mosi "La vita fa rumore" una recensione che testimonia una forte empatia. Stefanoni e Mosi sono, infatti, due poeti con un forte e nientaffatto astratto senso etico della vita, misurato quotidianamente con la realtà ed i suoi fermenti ed a ciò che accade nei luoghi della loro quotidiana esistenza. Entrambi, inoltre, sono asciutti e densi nella loro espressione, vibranti ed allo stesso tempo concreti. Poiché conosco la scrittura sia di Stefanoni che di Mosi, mi sento di dire che sono due voci importanti nel panorama letterario odierno, perché veritieri, onesti, aderenti ad una poetica dimpegno; ben lontani da tutti quelle costruzioni funamboliche dei versi che sanno di poco o di niente. La loro poesia è sapida, insomma. Mi piace, dunque, incontrarli insieme e sapere del loro legame di reciproca stima. Vorrei ricordare che lamicizia non deve essere un passaporto dapprovazione quando si giudica una scrittura. Lobiettività è il più bel dono amicale che si possa donare, e la recensione di Stefanoni mi appare obiettiva.
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