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al testo di Amina Narimi
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Si riconosce l'ansa nella mutezza delle immagini uno spazio del cuore che finisce la parola
non più udibile. una donna ai ripostigli della neve conta il bordo al suo principio di bianchezza nella grotta sporgendo il braccio con un gesto ripetuto e quotidiano bere dalla stessa tazza via via che s'avvicina nel profondo nella cripta del sesso silenziosa piove sul dorso solo di una mano l'atto d'amore radicale al buio che il paesaggio nega e tocca di verità cristiana sulla lingua sfuggita allo sguardo del reale
I suoi sensi erano in due divisi Nell'intimo sognare presso Dio - Chiunque Esso sia- Gli affida il dramma della Ragione, del segreto: che non sa chi sia che ama la bocca che ha bevuto senza sapere come che l'anima riconosce e sa
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