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                                       Si riconosce l'ansa nella mutezza delle immagini

uno spazio del cuore che finisce la parola

 

 

 

non più udibile. una donna

ai ripostigli della neve conta il bordo

al suo principio di bianchezza nella grotta

sporgendo il braccio con un gesto ripetuto

e quotidiano bere dalla stessa tazza

via via che s'avvicina nel profondo

nella cripta del sesso silenziosa

piove sul dorso solo di una mano

l'atto d'amore radicale al buio

che il paesaggio nega e tocca

di verità cristiana sulla lingua 

sfuggita allo sguardo del reale

 

I suoi sensi erano in due divisi

Nell'intimo sognare presso Dio

 - Chiunque

Esso sia- Gli affida il dramma

della Ragione,

del segreto: che non sa

                        chi sia che ama 

la bocca che ha bevuto

                   senza sapere come 

che l'anima riconosce e sa

 

 

 

 

 

 

 

 Ferdinando Battaglia - 22/06/2013 16:16:00 [ leggi altri commenti di Ferdinando Battaglia » ]

Come dice Franca, critica autorevole e di competenza, le tue poesie sono un tessuto di simboli e metafore. Sarà per questo che affascinano il lettore senza mai stancarlo, magari lo stordiscono per la bellezza, cui ritornano come incantati da uno spettacolo che non si estingue; vi ritornano, come ad un’oasi nel deserto per chi ha sete.
Io che potrei dire di mio? Nulla sono capace di dire, se non il mio ogni volta rinnovato stupore.

Sia luminosa la tua anima Amina.

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