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al testo di Serenella Menichetti
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Dai, siedi sull'erba ascolta l'immenso infinito che brulica intenso di suoni. La senti la voce ? E' lieve, sottile, soave ha note di cielo velate si spegne ogni tanto e, poi tace.
Riprende, ed ancora ti sfiora con timbri silvestri e marini. Tintinni di gocce leggiadre Din don di campane intonate che suonano assorte nel bosco tra i rami dei tigli e dei pini.
Riecheggiano in mare ed in cielo tra flutti infiniti e nel vento: son nenie struggenti, lamenti di nuvole, oppure dell'onde che danzano dentro le sponde di cieli e di mari violati.
Sul prato bagnato di brina che brilla di stelle e di luna si scioglie una voce argentina. Ascolta....la senti ? E' il dolce sussurro dell'erba che chiama con voce raccolta.
Ti esorta, all'ascolto dI canti più puri ! Pregnanti di suoni ancestrali vibranti nell' acqua e nell'aria di luce di gioia e speranza. Accorrete! La terra inquinata e ferita richiama con voce stremata ogni uomo alla propria mansione.
Messaggi ignorati da molti ben troppi gli uditi insensibili sfuggenti al terrestre richiamo.
Frastornate e stordite le menti son serrate all'immenso infinito. Più non odono i suoni del vento né del mare, neppure del cielo.
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