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al testo di Annalisa Scialpi
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Dei paesaggi naturali ci si può innamorare; innamorarsi fino a perdersi, fino a non poter fare a meno della voce del mandorlo del tremante silenzio dello scricciolo dell'indecifrabile sapienza dello sguardo del tuo cane della contorta pazienza dell'ulivo della rassicurante presenza dei tronchi maestosi sopra cieli aperti e inalterati.
Ci si può davvero innamorare, ma Natura è una madre selvaggia: non ha pudore nel mostrarti la morte del pettirosso stremato dal gelo o degli steli piagati dalla siccità o dei fiori folgorati dalle nevi.
Natura t'insegna la Morte, t'insegna che esistono Leggi che nessuna dottrina o ideologia potrà mai aggirare. Ti guarda in faccia col suo occhio lucido e torvo e si fa beffa del tuo bisogno di agghindate illusioni.
Natura è Natura. Nuda. Senza travestimenti. Se la ami impari a fiutare le maschere, a vomitare sulle ipocrisie.
Impari a sentirti precario,
Impari che nulla è Essenziale a parte te con la tua fame la tua sete la tua attesa della primavera.
Natura si fa beffa della parola civiltà, ribalta i cubi precostruiti, ne disperde i pezzi con le foglie al vento.
Natura è morire e rinascere vegliati dall'occhio femminile di dio. |
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