Dei paesaggi naturali ci si può innamorare;
innamorarsi fino a perdersi,
fino a non poter fare a meno
della voce del mandorlo
del tremante silenzio dello scricciolo
dell'indecifrabile sapienza dello sguardo del tuo cane
della contorta pazienza dell'ulivo
della rassicurante presenza dei tronchi maestosi
sopra cieli aperti e inalterati.
Ci si può davvero innamorare,
ma Natura è una madre selvaggia:
non ha pudore nel mostrarti
la morte del pettirosso stremato dal gelo
o degli steli piagati dalla siccità
o dei fiori folgorati dalle nevi.
Natura t'insegna la Morte,
t'insegna che esistono Leggi
che nessuna dottrina o ideologia
potrà mai aggirare.
Ti guarda in faccia
col suo occhio lucido e torvo
e si fa beffa
del tuo bisogno di agghindate illusioni.
Natura è Natura.
Nuda.
Senza travestimenti.
Se la ami impari a fiutare le maschere,
a vomitare sulle ipocrisie.
Impari a sentirti precario,
Impari che nulla è Essenziale
a parte te
con la tua fame
la tua sete
la tua attesa della primavera.
Natura si fa beffa
della parola civiltà,
ribalta i cubi precostruiti,
ne disperde i pezzi con le foglie al vento.
Natura è morire e rinascere
vegliati dall'occhio femminile di dio.
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