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al testo di Marina Pacifici
Era la stagione del glicine in fiore
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Cosa mai potrò narrarti mentre dormi nella valle d' inverno ed un raggio d'oro accarezza il tuo riposo vinta la tenebra del dolore.
Quali parole farò per te sbocciare sciogliendo il ghiaccio che da anni m' assidera il cuore.
Forse un ricordo fanciullo nella girandola variopinta di pensieri mi farà ritrovare a te vicino, padre, sui sentieri di ieri.
Si spegneva nei tuoi passi il sole sorridendo tra le sere d' estate ed il profumo di rugiada si perdeva nel respiro del giardino.
O forse erano i tuoi racconti fragranti di agreste nostalgia, la melodia dolce della tua voce nel bagliore di mille lucciole a illuminare il mio cuore bambino di luce.
Era la stagione del glicine in fiore.
Ora che il sorriso di quel tempo si è perduto soltanto questo rammento di una vita insieme, Tu lo sai, la storia di un amore scritta nel vento.
In memoria di mio padre
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