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Navio naufragado

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Vinha dum mundo
Sonoro, nítido e denso.
E agora o mar o giatda no seu fundo
Silencioso e suspenso.

É um esqueleto branco o capitão,
Branco como as areias,
Tem duas conchas na mão
Tem algas em vez de veias
E uma medusa em vez de coração.

Em seu redor as grutas de mil cores
Tomam formas incertas quase ausentes
E a cor das águas toma a cor das flores
E os animaos são mudos, transparentes.

E os corpos espalhados nas areias
Tremem à passagem das sereias,
As sereias leves de cabelos roxos
Que têm olhos vagos e ausentrs
E verdes como os olhos dos videntes.



Vascello naufragato

Veniva da un mondo
Sonoro, nitido e denso.
E ora il mare lo custodisce
Nelle sue profondità
Silenziose e sospese.

Il capitano è uno scheletro bianco,
Bianco come la sabbia,
Ha due conchiglie nella mano
Alghe invece delle vene
E una medusa invece del cuore.

Intorno le grotte di mille colori
Prendono forme incerte quasi assenti
E il colore delle acque prende il colore dei fiori
E gli animali sono muti, trasparenti.

E i corpi sparsi nella sabbia
Tremano al passaggio delle sirene,
Lievi sirene dai capelli viola
Che hanno occhi vaghi e assenti
Verdi come gli occhi dei veggenti.


[ Da Dia do mar, Sophia de Mello Breyner Andresen, Editorial Caminho. Traduzione di Roberto Maggiani ]

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