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al testo di Emilia Filocamo
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Sono inverno. L'afa è esilio, il ricordo di una scomunica. Bandita tutta questa febbricitante attesa per una stagione che non è mia. Non certo come l'arrancare quando gela nella gola il fiato e tutto si ricompone, la trasparente erezione, il monolite. Sono inverno, ma non so quando è cominciata. La bruna ossessione per ciò che mi contrae e non espande, girotondo, sedere d'imbuto. L'ombelico a ritroso. Smettetela di comprarmi il sole, la faccia grassa di chi mette al mondo sorrisi esterefatti per un brivido di primavera. |
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