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Vetri di colpo infranti

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Quando ascolterà la cascata

quel groppo silenzioso

aggrappato ai suoi massi e

quando, tra il fragore

s’accorgerà della lacrima che

sullo zigomo scivola, lenta?

 

Sotto il salice raggi di sole s’infiltrano,

 dondolandosi,

quietamente sulle foglie tintinnanti

e tra le ciglia, tentennanti, degli amanti

che, lungamente, si attraversano

osservandosi.

 

Dietro il vetro sottile, tremulo,

compare un arcobaleno nel freddo

pomeriggio, mentre poi a sera legna

di faggio arde là, dentro quelle pupille;

 e l’odore si sposa alle ossa, sotto

 la pelle che sciagurata brucia.

 

Risate scroscianti

vetri di colpo infranti

se solo, si lasciassero

bendare gli occhi

 gli amanti!

 Fiammetta Lucattini - 21/10/2016 10:57:00 [ leggi altri commenti di Fiammetta Lucattini » ]

Hai messo i cinque sensi a servizio della poesia, con esito felice.
Ne è nata una lirica matura, efficace e robusta.
Ciao!

 Klara Rubino - 17/10/2016 09:29:00 [ leggi altri commenti di Klara Rubino » ]

Grazie Jacob, Cristina e Nando.
Un po’ complesso il testo, che in parte è venuto da sé, ora vi illustro la mia versione:
la cascata è la forza vitale degli accadimenti, come dice Cristina i sentimenti condizionano gli eventi o almeno come essi vengono percepiti.
L’immagine degli amanti sotto il salice è statica, quasi immobilizzati in perennità sono , a causa dell’incanto di cui sono vittime e schiavi, causato dal reciproco "attraversarsi" attraverso lo specchio o il vetro degli occhi.
La pelle che brucia è per questo "sciagurata", in senso di sventurata in quanto sconsacrata, non onorata.
Gli amanti non sono adulterini, ma due che si amano.
" Bendarsi gli occhi" è interpretabile sia in senso fisico che figurato; in questo caso inoltre è l’unico modo per interrompere la malia: forzarsi a non vedere l’incanto e le sue conseguenze.

 Nando - 17/10/2016 06:29:00 [ leggi altri commenti di Nando » ]

Per scrittura, tra le migliori delle tue che ho finora lette; un critico di mestiere spiegherebbe anche la scelta dei suoni prevalenti di un gruppo consonantico simili o affini.
Detto ciò, pur nella felicità romantica dell’immagine complessiva, sorprende l’irrompere drammatico di un aggettivo, quasi esaltato, nel suo ancora oscuro significato, dalla chiusa: "sciagirata". È questa - della pelle che brucia dal desiderio dell’amplesso erotico - la sciaguratezza cui dovrebbero abbandonarvisi gli amanti per non vedere l’atto trasgressivo, osceno, illeggitimo (amanti nell’accezione adulterina) ovvero semplicemente estatico e perciò paradossalmente una sciagura per la coscienza razionale? Ad ogni modo, un bel testo.























 Cristina Bizzarri - 16/10/2016 11:18:00 [ leggi altri commenti di Cristina Bizzarri » ]

Intensamente romantiche le immagini prese dalla natura e questo intridersi dell’uno in una natura tutta partecipe, tutta immersa e intrisa del nostro sentire. E gli amanti a "creare" il mondo!

 Jacob l. - 15/10/2016 23:11:00 [ leggi altri commenti di Jacob l. » ]

Eppure, spesso, gli amanti hanno occhi bendati..
Belle immagini. Belle.

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