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al testo di Carlo Rossi
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Festa a Dubrovnik
Tra il vento di Dubrovnik tengo distante La follia tra la gente Del mio tempo Mentre il passato avvolge la tregua dei nostri giorni E la bora gentilmente non ci ferisce. Assaggio fragole impensabili in questa latitudine, Sconosciute come il paradiso che abbiamo scoperto, Fatto di fichi, arance, limoni e olive, Di un popolo ospitale Che offre la propria dispensa Al cercatore di pace. E mi ricorda il mio lago Questo braccio di mare azzurro Cavalcato da gabbiani veloci e Pensieri felici. Il rumore della nostra guerra interiore è distante. In questa terra carsica che assorbe tutto, Ritrovo te stessa nella luce del tramonto Che nasconde chi ha vinto e chi ha perso. Ti attendo fissando la strada d’acqua E quella del cielo mentre aspettiamo Di tornare a casa, Mentre il vento si abbraccia al pino. |
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