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al testo di Federico Corrado Camporeale
Come lo scricciolo
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Vivere un'estate, come lo scricciolo, battagliero e timido, batuffolo nei cespugli, clown dei prati. Dai primi chiarori gode la brezza percorrendo i sentieri aerei dei boschi. Non ha domani, cuore dal frenetico battito, muscoli formati per l'effimero di contati giorni. Poi nell'apoteosi del meriggio, che è pioggia d'oro sfarfallio di pagliuzze colte a volo rapido sui coppi. Sfreccia nei rosai e tra le frasche maestose che avvolgono d'ombrie le anse dei viali. Il suo verso-canto di poche note colma l'aria fino al tuffo nella siepe che ridà il silenzio, pausa delusa. Ai primi freddi ne trovai uno, morto sul davanzale, ancora caldo sembrava dormire sonni dal corto respiro.
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