LaRecherche.it
Scrivi un commento
al testo di Adriano Cataldo
|
|||
Abbiamo chiesto alla nostra pelle La messa a fuoco dei nostri confini L’occhio umano arriva a Scarsi livelli di definizione
Per questo, sono in uno sguardo increspato Sullo spazio svelato dal sole Sul piano che chiamiamo “paese”
Devi chiedere al gambero di fiume Come indietreggiare Devi chiedere alla cascata Come moltiplicare cadendo Devi chiedere alla trupia Come farsi irruente sorpresa Devi chiedere a Mimmo, a Lamin, e al Bussento come dall’inferno si nasca nella pietra si scompaia e da essa si riaffiori
Chiedi a loro, io sono in un passaggio La mia lingua si scioglie in un saluto Puoi chiederci la parola che schiuda mondi Ma non il loro confine |
|