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al testo di Rita Stanzione
2 febbraio 2011
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Sono ancora qui com'ero ieri e nel lontano millenovecento e tante lune
Un anno dopo - potrei pensare addirittura che stia crescendo o che mi avvii alla decadenza ma nell'immaginario personale a me sembro la stessa di tante me stesse già vissute per le vie che mi hanno attraversata
Vista da dentro sono l'alba da cui presi il volo con l'ego proiettato in grandi imprese
Meglio così e domani mi farò una ragione del monologo semisconclusionato regalatomi dall'ennesimo compleanno
Però che bizzarra idea compiere gli anni quando l'opera intera non è compiuta potrebbe trattarsi dell'immortalità saremmo banali a festeggiarci ogni anno
E il tempo inafferrabile che se ne va, m'accorgo adesso che non scorre: siamo noi acqua di flussi inquieti su un greto immobile, e in maree profonde sfoceremo? Sarà bene saper nuotare
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