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Diari inediti 2014

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DIARI INEDITI 2014






Con il tuo nome dimenticato
al mio gemello imposto
alla sordità che si raddoppia
nel chiamare a vuoto
ora mi rivolgo
per quanto dura il tempo
che ti cerca dove non fosti
tra gente che non conobbi.
Mi aiuta foglio a foglio
a misurare l'eternità
un profondo calendario.
Per quanto straniero e pietrificato
dice ogni nome
ma non il tuo nel mio sigillato.
Il nostro “Fortunato” e “Benedetto”
amore
a cui s'intreccia una terrosa sorte. 18/02/14



Ogni virgola, ogni respiro, nulla di ciò che ho scritto mi è restato dentro -
Mi ha solo attraversato per divenire sangue e spargersi nel rigo in forma di segno.

*

Quando divenni parola vidi radice e volo incarnarsi nel più semplice suono.
E fumo, sole, nuvola prendere possesso del cielo e avanzare sulle vocali angeliche
finché l'equivoco del vero restituì il colore in grado di splendere nel buio.

*

I vuoti parlano coi loro due occhi scavati nell'insipienza.










I simulacri hanno casa
al cospetto della nostra casa.
Hanno occhi a forma di rosoni
arco-baleneggianti.
Ci guardano / li guardiamo
giorno e notte.
La veglia degli spiriti bisbiglianti
benedice i fiori che mordono
prima di morire
la mano che li accudisce. Luglio 14



Edeltraud mi disse in tedesco
un troppo calmo addio
e il nome – il suo diritto al nome -
cancellò per sempre dal suo corpo.
Il nome dimenticato
che non volle essere ricordato.
Il disperso nome con le cifre urlanti
sommessa cenere ricoprì la goccia.
Passò il guardiano.
Sopra l'urna vuota
vide i fiori in volo
dietro il nome in fuga.



Il giardino che non vedemmo
ci castigò tra i banchi di una scuola.
Tutta la sera
mi corteggiò un bambino
dalla voce cangiante.
Ho paura – disse – tienimi le mani.
Prese le mie e se le strinse al viso.
Dimmi che un ballo almeno
faremo un giorno insieme.
Il vino saliva nei bicchieri
la ragazza nell'angolo
che mi guardò il bracciale
ne versava con piangevole riso.
Il bambino tirato via dal padre
ripetutamente
lo sguardo volto all'indietro
Prometti – implorava – prometti. Luglio 14






Non dire musica / non lo è
la mano uncinata che spaventa
gli uccelli barcollanti.
Non è carezza
non è parola confortevole
non è mattino l'inizio ad anello
che riporta il cuore alla sua notte.
Le ore in cammino
passeranno al setaccio
i dolori dei dolenti inverni
i peccati dei giorni innocenti
e diranno / lamentevoli e false
che abbiamo meritato febbre e falce. 12/9/14




Con mutezza e calce avrai sigillato
la pietra della collera.
Alla notte / non serviranno candele
intorno ai segreti
andrà il silenzio a vuoto.
Vi saranno piantagioni di figli
dallo sguardo umido di pace.
Quando l'estate soffia
il buio gufante popolato di reliquie
prenderà alloggio nella cera.
Bianca sorgerà la luce dei sepolti
nella scorza della follia
nell'ora della nostra sorte
dei barbagianni / delle civette
e di altro che sia. 13/9/14




In apparenza / sono stato in vita.
In realtà ho solo amministrato
la mia nemica immagine.
In apparenza / ho avuto occhi
per decifrare tutte le assurde
indicazioni dei vivi.
In realtà / non vidi che esistenze
vegetali e sepolti parlanti
nelle parole che accolsi
in tutte le mie anime assetate. 14/9/14

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