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al testo di Ivan Pozzoni
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E' bella, la tua casa, desamistade, amica non-amica.
Non è chiusa a nessuno, entrata libera: chi soffre,c'è; chi è malato, è lì.
Chi è brutto, chi è cieco, chi è solo c'è.
Chi è innamorato.
Chi è folle, chi si nasconde, lo trovi lì; chi è morto, ci rimane.
E io, sono tutti loro: sofferenza malata, bruttezza, senza occhi, solitudine da innamorato folle, dando da bere baileys e vodka ai miei mici, accarezzando ostracismi.
Potrei avere tutto, ma non ci sei, amore disisperadu, amore non-amore, tu, interessata a rincorrere i tuoi fantasmi le tue nuvole nere, buttandomi lì -bicchiere nella destra-, libro nella sinistra ad osservar la luna, nell'attesa sadica dei tuoi molti ritorni.
[Versi introversi, 2008] |
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