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al testo di Adielle
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Corrono sul filo sottile della lama di vinile le canzoni dimenticate che sto riascoltando adesso tra gli acuti spasmodici delle coriste di borgata si annida il verso che fa il vino dalla caraffa al bicchiere e la sigaretta si accorcia di un tiro tutte le volte che ci appoggi sopra le labbra e le tue premesse sono sincere rendere questo locale, dalle volte basse e la carta da parati macchiata, una ciminiera spaziale listen to me foxy lady al prossimo giro decolleremo al prossimo giro uniremo i puntini nel cielo roca la mia voce m'assomiglia più della mia faccia il bassista ingaggia una battaglia col batterista a chi serra i ranghi del ritmo con maggiore forza e le chitarre strillano vogliono essere della partita poi tutto si assembla si compatta il piano solo tarda ancora su una scala maestra il riff controproduce l'eco su cui si appoggia e graffia il sassofono e il finale si scioglie in una coda melodica che è un vortice che svirgola da tutte le parti io bevo ancora per distruggermi non avere paura di scordarmi di me guardo di sbieco il primo che passa in cerca di un pretesto per farmi pestare tenerti sveglia avere una spalla su cui piangere passata la sbornia usciamo a prendere un po' d'aria e non ci basta respirare è un'altra cosa ti ricordi quel giorno in montagna? era d'inverno la neve per scendere sceglieva traiettorie senza scampo mentre i nostri polmoni s'aprivano a una preghiera di ringraziamento ascoltami la prossima volta decolleremo la prossima volta faremo i buchi sul muro. |
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